- 1. L’esclusione di responsabilità è ammessa solamente nei casi in cui tuteli una finalità ragionevole.
- 2. Limitazione di responsabilità e indennizzo simbolico o sproporzionato
- 3. Limitazione di responsabilità e contratto con i consumatori
- 4. Tipologie di danni e i criteri di determinazione del risarcimento
- 5. Limitazione di responsabilità e prodotto difettoso
Può capitare di trovare all’interno di un contratto internazionale una clausola che escluda o limiti la responsabilità per inadempimento così che la società non si trovi a dovere pagare cospicui risarcimenti. Tuttavia, la clausola di tutela questo tipo potrebbe essere riesaminata o addirittura dichiarata invalida da un tribunale, pur se confermata dalla sottoscrizione, se l’altro contraente ne eccepisca l’invalidità.
I limiti alla libertà di utilizzare clausole di limitazione o esenzione di responsabilità (limitation of exemption clauses) sono internazionalmente previsti a tutela della buona fede e dell’equilibrio contrattuale, e vengono definiti in vari modi, quali i concetti di ingiusta discriminazione di una parte come ad esempio in Germania o di contratto one-sided negli USA. Unico fatto certo è che una clausola che renda arbitraria l’esecuzione di un contratto è invalida, e così non può prevedersi privo di conseguenze l’inadempimento del venditore per ragioni che dipendono dalla sua volontà o capacità di organizzarsi.
Ecco che fondamentale diventa procedere con particolare accuratezza nel redigere la previsione di tale tipo di clausola all’interno di un contratto, atteso che non esiste una regola valida per tutto il mondo, poiché in ogni Paese sono previste differenti prescrizioni e limitazioni, così come precisi requisiti formali.
Uno dei criteri più diffusi è costituito dalla necessità di provare che c’è stata negoziazione del contratto, mentre in alcuni casi potrebbe essere previsto l’obbligo di rispettare una particolare forma (ad esempio, scrittura in stampatello) a pena di invalidità della pattuizione.
Nel redigere una clausola di esclusione o di limitazione del risarcimento in un contratto internazionale è necessario che vengano rispettati i seguenti criteri:
L’esclusione di responsabilità è ammessa solamente nei casi in cui tuteli una finalità ragionevole.
Si può, ad esempio, considerare valida l’esclusione di responsabilità per vizi dovuti ad eventi che dipendano da terzi e che costituiscano un rischio contrattuale, purché tali ipotesi siano circoscritte ed identificate chiaramente nel contratto.
Sono invalide le clausole che escludono la responsabilità del venditore per rifiuto o incapacità di riparare il prodotto viziato, per dolo o colpa grave.
La limitazione di responsabilità per negligenza lieve invece può essere validamente pattuita, ma se sia il frutto di negoziazione specifica (quindi non sia contenuta in condizioni predisposte da una parte, moduli o formulari).
Limitazione di responsabilità e indennizzo simbolico o sproporzionato
La limitazione di responsabilità ha maggiori possibilità di essere pattuita validamente se non comporta una determinazione dell’indennizzo talmente modesta da divenire simbolica o comunque manifestamente sproporzionata. Molto dipende anche dalla tipologia di contratto e di rischio.
Limitazione di responsabilità e contratto con i consumatori
Nei contratti con i consumatori queste clausole sono ritenute per lo più invalide e si considerano come non scritte nell’UE, mentre negli USA possono avere valore se incorporate nel contratto e se sono visibili.
E’ stata dichiarata invalida una clausola incorporata in una frase troppo lunga perché non “visibile”; tuttavia, il fatto che il consumatore abbia avuto la possibilità di negoziare il contratto può influire sulla validità della clausola.
Tipologie di danni e i criteri di determinazione del risarcimento
Vi sono diverse tipologie di danni alcuni dei quali appartengono al sistema tipico giuridico di common law. E’ necessario avvalersi di un esperto per valutare se le esclusioni relative a incidental, exemplary o punitive damages possono essere considerate valide da un giudice ad esempio non americano per stabilire l’entità del danno risarcibile.
Le clausole di limitazione di responsabilità nei contratti internazionali spesso distinguono i danni diretti dai danni indiretti. Tale definizione tuttavia non è prevista in tutti i Paesi. Nel codice civile italiano ad esempio si distinguono i danni patrimoniali e non patrimoniali, mentre in altri Paesi il danno indiretto è risarcibile solo se ciò risulta pattuito.
Nel sistema giuridico italiano, così come per altri Paesi di civil law, il danno da risarcire include sempre il mancato guadagno, nei sistemi di common law, dove il loss of profit è considerato danno indiretto esso non è risarcito qualora sia contrattualmente escluso, ma occorre principalmente verificare con sicurezza di quali voci si compone evitando le generiche esclusioni contrattuali.
Nella redazione della clausola di limitazione del risarcimento si dovrà procedere alla quantificazione di un importo o di un criterio di calcolo per determinare una cifra non sproporzionata rispetto al potenziale danno. L’indennizzo può rappresentare una percentuale del danno. oppure del valore del contratto laddove siano forniti beni di valore rilevante. A questo fine, è necessario conoscere gli orientamenti giurisprudenziali dei Paesi di destinazione del prodotto, dove non è da escludere una revisione del contratto e delle sue condizioni in materia di esclusione o limitazione dei risarcimenti.
Limitazione di responsabilità e prodotto difettoso
Occorre precisare che l’assicurazione riguarda solo i danni patrimoniali ai terzi, per cui le aziende sono esposte al rischio di dover provvedere a proprie spese per il risarcimento di altri danni, quali, ad esempio, i danni all’immagine del cliente a seguito di un danno (es. calo di clientela in un locale pubblico che venda un prodotto avariato), che in caso di responsabilità da prodotto difettoso potrebbero essere di notevole entità e che normalmente non rientrano nei rischi assicurabili né tra quelli per cui si può pattuire di escludere la responsabilità del fornitore.
In conclusione, una clausola idonea a limitare la responsabilità validamente e in modo affidabile richiede uno studio molto accurato che analizzi i potenziali danni considerati risarcibili anche nel Paese di controparte.